Processo a fanghi attivi

Trattamento di tipo aerobico condotto mediante una più o meno prolungata aerazione della miscela presente nel reattore biologico, la biomassa è mantenuta sospesa, in forma di fiocchi rimossi dal liquido per sedimentazione.

  • Origini: Ardern e Lockett, 1914, Inghilterra
  • Motivo del nome: si utilizza la produzione di una biomassa “attiva”

SCHEMA TIPO DEL PROCESSO

 

I reflui sono immessi in un reattore contenente colture di batteri mantenuti in sospensione in condizioni aerobiche.

Nel reattore l’aerazione e la miscelazione sono assicurate da mezzi artificiali.

Le condizioni idrodinamiche nel reattore sono prossime a quelle di completa miscelazione.

I microrganismi presenti nelle vasche di aerazione si aggregano in colonie (fiocchi), costituiti da batteri fiocco-formatori e filamentosi (scheletro).

Il substrato organico viene rimosso per effetto di due diversi processi:

  • Assimilazione delle sostanze organiche disciolte per il metabolismo delle biomasse;
  • Agglomerazione dei solidi sospesi all’interno dei fiocchi (bioflocculazione);

I fiocchi così formati (costituiti da substrato sospeso e biomassa) sono rimossi nella sedimentazione finale.

Dall’unità di sedimentazione, il liquame chiarificato (depurato) viene scaricato, mentre i microrganismi sedimentati (fango) sono in parte ricircolati nel reattore biologico al fine di mantenere alta la concentrazione di biomassa attiva (fango di ricircolo) e in parte avviati alla linea fanghi (fango di supero).

N.B.: poiché nella vasca di aerazione vengono prodotti continuamente nuovi microrganismi, se tutto il fango attivo venisse ricircolato, aumenterebbe indefinitamente la sua concentrazione: occorre pertanto che parte dei fanghi sedimentati venga estratto dal sistema e avviato alla linea fanghi.

Va osservato che non si fa mai riferimento alla concentrazione batterica vera e propria, ma si ricorre ad una misura indiretta, ed in particolare a quella dei solidi sospesi volatili (oppure dei solidi sospesi totali, assumendo che ci sia un rapporto costante tra i SSV ed i SST, per i reflui urbani generalmente pari a 0,7).

PROCESSO A FANGHI ATTIVI- SINTESI IPOTESI DI BASE

  • Le reazioni biologiche avvengono solo nella vasca di aerazione, dove si ha il passaggio da S a S
  • Quindi  Snon è modificato dalla sedimentazione (cioè Se ~= BOD solubile)
  • Il BOD sedimentabile si ipotizza così tutto intrappolato nei fanghi
  • Ipotesi: substrato BOD
  • Ipotesi: biomassa SSV
  • Biomassa = 70% SST

Processo a f.a.: dimensionamento razionale del reattore biologico

Dal bilancio del substrato per il reattore si ricava la concentrazione della biomassa in vasca:

        

 

ma è         

   

                          

da cui             

   

sostituendo m in (1) ed esplicitando t = V/q                                                         

  

 

Il valore di J può essere ricavato con l’espressione:                                           

     

 

Procedura di dimensionamento del reattore:

  1. valutazione (anche sperimentale) delle costanti cinetiche Ks, Kd, Y e                                                                               
  2. fissato il valore Se per il BOD del refluo trattato, si ricava il valore di J
  3. nota la portata e la concentrazione So del BOD nel refluo alimentato, si ricava V. 

Processo a f.a.: dimensionamento empirico del reattore biologico

Difficoltà di applicare il criterio razionale di dimensionamento:

  • Necessità di valutare le costanti cinetiche
  • Vasta esperienza maturata nel trattamento delle acque di rifiuto domestiche ⇒ studio impianti esistenti
  • Formulazione di criteri empirici
  • Attenzione alle situazioni anomale (T, So, quota, etc.)

Definizione: CARICO DEL FANGO CF

Quantità di sostanza organica biodegradabile che nell’unità di tempo e messa a disposizione di una quantità unitaria di batteri. 

                        

 

"carico organico"                               

 

 

Processo a f.a.: dimensionamento empirico del reattore biologico

Legame tra CF e le costanti cinetiche

 

 

bilancio di substrato nel reattore biologico: q(So-Se ) =V dSdt= V x v

 

dividendo per qSo      

    

 

 

h=hb rendimento del trattamento biologico:       

 

 

 

Legame tra CF e rendimento h del trattamento biologico:

CF bassi:

a)scarsa disponibilità di substrato per la biomassa h elevato;

b)utilizzazione completa del substrato da parte della biomassa;

c)piccole quantità di fango di supero.

CF medi:

cresce il fango di supero  h elevato

CF alt: substrato > esigenze batteri; parte della sostanza organica; viene scaricata → h basso

Criterio teorico: C<= 0,5 in modo da ottenere valori di h ≈ 90 %

Criterio prudenziale: CF <= 0,3 in modo da ottenere valori di h ≈ 90 % nell’arco dell’intera giornata (anche per Q=Qmaxn, in corrispondenza della quale il carico organico quasi raddoppia).

DEFINIZIONE: Carico volumetrico
 
Quantità di substrato trattabile in un giorno per unità di volume della vasca
 
 
 
 
 
 
 

Caratteristiche di sedimentabilità del fango

La sedimentabilità dei fanghi biologici è valutata attraverso l’indice di Mohlman  o SVI (Sludge Volume Index):
 
 

Si ottiene come rapporto tra: 

a) volume di fango che si deposita in condizioni statiche sul fondo di un cilindro graduato riempito con un campione di 1 litro di miscela aerata e lasciato sedimentare per 30 minuti (quindi in ml/l);
 
b) concentrazione di solidi sospesi totali contenuti nel campione di miscela  aerata (misurata in gr/l).
 
Da un punto di vista fisico rappresenta il volume occupato da 1 gr di solidi sospesi (su base secca) della miscela aerata dopo sedimentazione per 30’.
 
Pertanto bassi valori indicano una buona sedimentabilità del fango, che si concentra in un piccolo volume, invece valori molto alti corrispondono ad un sedimento ricco di acqua e poco chiarificabile.
 
SVI=70÷80 ⇒ OTTIMA SEDIMENTAZIONE 
SVI= 100÷150 ⇒ TIPICO DEI LIQUAMI URBANI 
SVI= 200÷ 250 ⇒ LIQUAME POCO SEDIMENTABILE