Contenuto solidi nelle acque reflue

Con il termine di “solidi” in un liquido si intendono tutte quelle sostanze che è possibile rilevare ad avvenuta evaporazione del liquido stesso. È possibile classificarli secondo lo schema della figura 1.1. I solidi grossolani sono costituiti da corpi macroscopici che il refluo trasporta: rami, foglie, plastiche, ciottoli, ghiaia, ecc. I solidi totali costituiscono il residuo dell’essiccamento di un campione di refluo posto alla temperatura di 103 ÷ 105 °C, includendo, nella misura, anche l’acqua di cristallizzazione. A loro volta i solidi totali si suddividono in: – solidi disciolti, che non si riesce a trattenere da una membrana filtrante; – solidi sospesi, che si riesce a trattenere da una membrana filtrante. I solidi sospesi sono ulteriormente siddivisibili in: – solidi non separabili, che rimangono in sospensione in un prefissato volume liquido tenuto a decantare per un’ora e sono costituiti da sostanze di natura prevalentemente colloidale; – solidi separabili, che si riesce a separarli in un prefissato volume di liquido fatto decantare per un ora. I solidi separabili possono essere suddivisi in: – solidi flottanti, presentano peso specifico minore di quello del liquido in cui sono presenti e quindi tendono a raccogliersi sulla superficie. Alcune sostanze presentano caratteristiche proprie dei solidi flottanti creando sottili film superficiali o depositi di schiume che ostacolano gli scambi gassosi del liquame con l’ambiente esterno a contatto; – solidi sedimentabili, presentano una densità maggiore di quella del liquido in cui si trovano, e pertanto tendono a precipitare e ad accumularsi sul fondo. Tali solidi tendono maggiormente a decantare soprattutto quando le velocità di trasporto idraulico sono relativamente modeste, formando dei veri e propri depositi.